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Comunicazione |
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Importanza della comunicazione La comunicazione, scritta o verbale, è alla base della convivenza. È la struttura portante del rapporto interpersonale. È il mezzo con cui esprimere noi stessi e capire gli altri. Nel lavoro, così come nel rapporto sociale o nella vita quotidiana, è imprescindibile. Un’organizzazione, un gruppo di lavoro, due colleghi operano solo grazie alla comunicazione, strutturata o libera. Essa è quindi alla base del business: per questo le organizzazioni la curano tanto e ad essa affidano la possibilità di successo. Saper comunicare è dunque importante quanto il fare, il saper fare e il fare bene. Per quanto attiene ai gruppi di lavoro, la comunicazione rappresenta un processo chiave che permette il loro funzionamento garantendo lo scambio d’informazioni, al fine di raggiungere gli obiettivi. «Non è esagerato sostenere che la comunicazione “fa” il gruppo, ovvero che il gruppo si fonda soprattutto come territorio di comunicazione (…) e della comunicazione fanno parte anche l’ascolto, il silenzio, la noia, la confusione.»[1] La comunicazione è più potente di quanto possiamo immaginare: essa dice molto di più di quanto vogliamo o vorremmo dire. E può dire anche ciò che non vogliamo o non vorremmo dire. Mehrabian[2] asseriva in un suo studio del 1972 che quella verbale (le parole) rappresenta solo il 7% della comunicazione totale. La parte rilevante (55%) è rappresentata dalla comunicazione non verbale (la postura, il gesticolare, l’espressione facciale), e da quella paraverbale (volume, tono e ritmo della voce) per il rimanente 38%.
Feedback Un altro concetto importante è quello riguardante il feedback, strumento imprescindibile per capire “quanto e cosa” del nostro discorso siano arrivati all’altra persona e “come” la parte recepita della comunicazione sia stata interpretata. Il processo comunicativo mostra vari elementi in sequenza temporale: processo di codifica del messaggio, canale comunicativo, possibili perturbazioni durante la comunicazione, processo di decodifica e messaggio di ritorno (feedback). Processo di comunicazione La comunicazione risulta quindi fortemente condizionata dalla capacità di codificare il pensiero in un messaggio verbale comprensibile all’interlocutore. La codifica, a sua volta, è condizionata dalla nostra capacità di esprimerci verbalmente (influisce solo per il sette percento) ma anche, e soprattutto (per il restante novantatre percento), da elementi spesso inconsci e non controllabili come l’uso del nostro corpo, l’atteggiamento, il tono della voce ecc. Altrettanti problemi sono presenti nel nostro interlocutore che “interpreta ciò che vuole interpretare”, cioè secondo i propri schemi mentali che lo portano a porre l’attenzione su alcuni particolari piuttosto che su altri.
Figura: Processo di comunicazione
Caratteri della comunicazione La comunicazione nei gruppi di lavoro si presenta come un processo interattivo, informativo e trasformativo, così come mostrato nella figura riportata nella pagina che segue. Il carattere interattivo della comunicazione all’interno dei gruppi di lavoro, scrive sempre Quaglino, è legato alle reciproche posizioni dei membri del gruppo e ai rispettivi ruoli: la comunicazione, in questo caso, assume una duplice forma di informazioni e opinioni, di conoscenze e impressioni, di fatti e sensazioni. Il tutto è riferito al momento contingente, al “qui e ora”, al presente: ai problemi affrontati, alle soluzioni proposte, alle decisioni prese. Il carattere informativo, invece, rappresenta la base comune d’interpretazione dei dati e dei fatti, della realtà del momento e fornisce i mezzi per le decisioni. Le informazioni rappresentano i dati disponibili ed evidenziano quelli mancanti. Costituiscono l’aspetto oggettivo dei fatti e spostano la discussione sul campo dell’interpretazione. «Il processo di comunicazione (nel gruppo) alterna momenti di certezza a momenti di dubbio, misura l’attendibilità dei dati, stabilisce quantità e qualità della conoscenza.» La logica che regola la comunicazione informativa segue criteri di ordine e sequenzialità, metodologie di flusso e di utilizzo dei dati. Il carattere trasformativo della comunicazione, infine, induce elementi di cambiamento all’interno del gruppo tramite lo scambio del sapere, la condivisione delle opinioni, la prevalenza del buon senso.
Figura: Carattere del processo di comunicazione L’attività di un gruppo s’inquadra all’interno di un contesto preciso, un contesto organizzativo al di sopra dei singoli membri. Molte chiavi di lettura dei comportamenti del gruppo sono mutuabili dal comportamento e dalle relazioni tra i singoli. La comunicazione gioca in tal senso un ruolo molto importante. Man mano che il gruppo si costituisce come struttura sovra individuale, si costruisce una sua identità e si consolida, prevarrà il contesto interno e diminuirà quello esterno. Le regole saranno più autonome, il contributo dei singoli diverrà più significativo, la storia personale e l’esperienza maturata saranno influenti, la comunicazione diverrà determinante! Capire, dunque, come i Tipi psicologici comunicano, è importante quanto conoscere le tecniche di comunicazione di cui si è detto. Ciò è l’argomento del capitolo successivo. Tecniche di presentazione Strettamente legate alla comunicazione sono le tecniche di presentazione. In questo caso, la comunicazione visiva, tramite schemi con testo e grafica, acquista una potenza notevole. La cura e l'attenzione posta nella progettazione della composizione delle pagine, nella scelta delle immagini, dei caratteri e dei colori, e nella appropriatezza del linguaggio adoperato costituisce la chiave del successo. Le tecniche disponibili sono molteplici e dominarle constituisce un importante elemento di professionalità. Ecco due tecniche e sette principi che ogni buon presentatore dovrebbe avere nel proprio bagaglio professionale.
I sette principi generali da seguire scrupolosamente sono:
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News/Articoli/Libri Tipi psicologici al lavoro (Edizioni Nuova Cultura, 2013)
Collaborazioni/Associazioni
Collegamenti utili/Link Comunicazione Wikipedia
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