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Tipi psicologici e MBTI

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Cosa sono i Tipi psicologici

Le differenze predicibili negli individui sono generate dai diversi modi in cui le persone “preferiscono” utilizzare la loro mente. L’idea centrale di Carl Gustav Jung è che, quando la nostra mente è attiva, siamo coinvolti alternativamente in una delle due attività mentali:

  • raccogliere informazioni, cioè percepire (Perceiving);

  • organizzare le informazioni e giungere a delle conclusioni (Judging).

Esistono due modi opposti di percepire, che Myers-Briggs chiamarono Sensing e Intuition, e due modi opposti di organizzare e giungere a delle conclusioni: Thinking e Feeling[1]. La figura che segue riassume tali concetti.

Figura: Approccio mentale (Jung)

Ogni persona utilizza questi quattro processi essenziali quotidianamente, sia nel mondo esterno che in quello interno. La teoria chiama il mondo esterno delle persone, delle cose e delle esperienze Extraversion; chiama invece Introversion i processi e le riflessioni del mondo interno. I quattro processi di base che utilizziamo nel nostro mondo interno ed esterno ci forniscono quindi otto modi diversi di utilizzare la nostra mente.

Che cos'è MBTI

Il Myers-Briggs Type Indicator (MBTI) è il risultato di un test sui Tipi psicologici. Prevede la compilazione di un questionario da cui si ricava un rapporto che descrive il profilo psicologico della persona. Il questionario, progettato partendo dalla teoria di Jung sui Tipi psicologici e modificato opportunamente da Briggs e Myers, è applicabile a tutte le persone. I risultati del test MBTI descrivono le differenze valutabili nelle persone normali e sane (il test non è utilizzato a fini diagnostici o terapeutici), differenze che spesso creano interpretazioni sbagliate o comunicazioni incomplete.

Il modello MBTI ci aiuta a identificare i nostri punti di forza e le nostre unicità, a capire meglio noi stessi, le motivazioni, i punti di forza e i potenziali miglioramenti. Ci aiuta anche a capire e ad apprezzare le persone diverse da noi. Conoscere qual è il nostro Tipo ci aiuta ad auto-affermarci, a migliorare la nostra capacità di cooperazione, ad aumentare la produttività dei gruppi ai quali partecipiamo. Conoscere invece qual è il Tipo degli altri ci aiuta a capirli meglio, a comunicare meglio, a evitare equivoci e malintesi, a ridurre le situazioni conflittuali, a collaborare con gli altri, a risolvere meglio i problemi.

Dopo più di cinquant’anni di ricerca e sviluppo, il MBTI è attualmente lo strumento più utilizzato al mondo per conoscere le differenze delle personalità.

Cosa sono le preferenze

La preferenza è una tendenza innata a scegliere, anche se in modo inconsapevole, di comportarsi in un certo modo. Questo comportamento, poiché è allineato alle proprie caratteristiche più profonde, genera nella persona un senso di benessere, di energia e di soddisfazione. E pertanto sarà utilizzato il più frequentemente possibile.

Il modello MBTI indica quattro tipi di differenze nelle persone riguardo quattro aspetti mostrati nella tabella della pagina seguente. I termini del modello MBTI sono utilizzati con un significato diverso da quello normalmente usato nel linguaggio comune. Il modello MBTI indica quattro tipi di differenze nelle persone riguardo quattro aspetti mostrati nella tabella della pagina seguente.

Tabella: Differenze e aspetto cui si riferiscono

Differenza

Aspetto cui si riferisce

Extraversion o Introversion

“dove” preferiamo porre la nostra attenzione: mondo esterno o modo interno.

Sensing o Intuition

“come” preferiamo raccogliere le informazioni: con i cinque sensi o tramite l’intuizione.

Thinking o Feeling

“come” preferiamo prendere decisioni: in maniera logica o emotiva.

Judging o Perceiving

“come” orientiamo noi stessi nel mondo esterno e come preferiamo relazionarci al mondo esterno: secondo un giudizio o cercando opzioni diverse.

 

Le quattro dicotomie del modello MBTI portano a sedici Tipi psicologici diversi (a differenza degli otto ipotizzati da Jung nel cui modello manca la quarta dicotomia aggiunta da Myers-Briggs). Quando utilizziamo le nostre preferenze in ciascuna delle quattro aree elencate sopra, agiamo secondo schemi simili ad altre persone che utilizzano le stesse preferenze.

Gerarchia delle funzioni

Esiste una gerarchia tra le funzioni accompagnata da un’interazione tra le funzioni con una dinamica che determina comportamenti particolari.

Tabella: Gerarchia delle funzioni

Funzione

Descrizione

Primaria o dominante

Si sviluppa maggiormente nell'individuo e prende il soppravvento su tutte le altre. In uno sviluppo normale è già presente nel bambino appena nato e si sviluppa, coerentemente con la predisposizione innata, secondo l’ambiente in cui cresce. Un ambiente sereno in cui il bimbo riceve dai genitori quanto ha bisogno in termini di affetto, considerazione, rispetto, supporto intelligente alla crescita ecc. facilita lo sviluppo “sano e naturale” della funzione primaria. In caso contrario, essa si svilupperà in maniera non coerente con la propria predisposizione, favorendo una funzione secondaria e creando un disequilibrio che si manifesterà in maniera non positiva.

Secondaria o ausiliaria

Funge da supporto a quella dominante e viene esercitata nel mondo opposto a quello in cui si esercita la funzione primaria. Come dice il termine stesso, essa è di ausilio alla funzione primaria: la completa, ne mitiga gli aspetti più forti, crea una sorta di bilanciamento, permette alla persona di sviluppare le proprie preferenze in maniera più equilibrata. Secondo Jung essa permette alla propria personalità di mantenere una sorta di dialogo interno tra le preferenze maggiori assicurando un equilibrio e uno sviluppo naturale.

Terziaria o inferiore

Agisce in terza battuta e può esprimersi sia nel mondo interno sia in quello esterno. Ad affermarlo sono le due autrici del modello, contrariamente a quanto sosteneva Jung secondo il quale tutte le preferenze secondarie si sviluppano nel mondo opposto a quello della funzione dominante. Essa si sviluppa in contrapposizione con la funzione dominate di cui costituisce la sua dicotomia. Si sviluppa con minore forza rispetto alle prime due funzioni (primaria e secondaria), ma svolge ugualmente il suo ruolo di mediazione e di arricchimento. Ciò è dovuto al fatto che nessuna funzione si sviluppa in maniera totale annullando completamente la sua opposta.

Quarta o minoritaria

La quarta e ultima funzione, in ordine di sviluppo (o preferenza) è detta, a ragione, minoritaria. Essa è così poco sviluppata che la sua influenza risulta difficile da percepire in condizioni normali, ma non sempre. Jung asserisce che essa si sviluppa fondamentalmente nella parte più interiore della persona, nel suo subconscio e che quindi si manifesta in condizioni “non normali”, sotto stress. Per questo motivo essa è anche chiamata “tallone d’Achille”. Occorre perciò tenere ben presente questo fatto e considerare i suoi effetti quando la persona si trova in condizioni difficili, sotto stress prolungato e incapace di tenere sotto controllo tali effetti negativi. Jung afferma anche che la manifestazione della funzione minoritaria assuma un carattere “infantile e primordiale” a causa dell’impossibilità di svilupparsi in maniera “normale”.

 

Rappresentazione del modello

Il modello MBTI è rappresentato come mostrato nella figura che segue.

Modello MBTI 

Figura: Rappresentazione grafica del modello MBTI

La rappresentazione grafica scompone in quadrato in sedici celle ospitanti gli altrettanti Tipi. E’ necessario prendere dimestichezza con tale rappresentazione in quanto essa sarà utilizzata di continuo nel proseguo del libro.


[1] I termini Sensing, Intuition, Thinking e Feeling, così come pure i termini Extraversion, Introversion, Perceiving e Judging sono riportati nella lingua originale degli autori del modello MBTI (inglese) in quanto la loro traduzione potrebbe generare equivoci invece che chiarire i concetti. Il loro significato preciso è descritto nel capitolo successivo. In letteratura si trovano anche i termini in italiano che si riportano qui di seguito per amore di completezza: Perceiving = Percezione; Judging = Giudizio; Sensing = Sentire (con i cinque sensi); Intuition = Intuizione; Thinking = Pensiero; Feeling = Sentimento.

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